Intervista con l’astronauta dell’ESA Luca Parmitano, nelle prime ore di lunedì 11 novembre, poco dopo l’atterraggio nelle steppe del Kazakistan.
Luca, insieme al comandante russo Fyodor Yurchikhin ed all’astronauta della NASA Karen Nyberg, è atterrato alle 02:49 GMT (03:49 CET), con la stessa navicella Soyuz TMA-09M che il 29 maggio li aveva portati sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Luca ha passato cinque mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale con la missione Volare, frutto di un accordo bilaterale con l’Agenzia Spaziale Italiana e con la NASA. Ha condotto oltre 30 esperimenti scientifici, effettuato due uscite extra veicolari (EVA) e attività operative oltre alle operazioni di manutenimento dell’avamposto orbitante. Per saperne di più sulla missione Volare: www.esa.int/volare
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I’ve just viewed this interview for the first time. Your happy nature and positive attitude are inspirational. Thank you, lovely man!
Grazie Luca per la sua passione per il cosmo e la sua gioiosa capacità di comunicare. Le ho scritto un post pochi secondi fa ma temo che si sia perso a causa di una interruzione della connessione. Mi scusi se le scrivo in italiano, ma faccio prima…Nel dubbio che si sia perso il provo a ridirle quello ho pensato leggendo il suo blog e in particolare la lettera che ha scritto alle sue bambine. Mi ha colpito la sua capacità di stupirsi e di gioire di fronte alla bellezza delle cose che ha potuto vedere e fare. Ho intuito che lei si è lasciato interpellare dalla visione non solo fisica ma anche intellettuale resa possibile dal trovarsi sulla ISS, un punto di vista per certi aspetto unico. Aiuta tanto anche me, quando mi sento oberato dai troppi problemi (non sempre tali…) della vita quotidiana, immaginare di trasferirmi sull’asteroide del Piccolo Principe e riconsiderare i miei problemi da quella postazione… Di solito finisco per ridimensionare tutto e a volte rido di me stesso e di tutte le mie rabbie… Mi ha molto colpito anche leggere la lettera che lei ha scritto alle sue bambine: ho condiviso la sua passione di papà, ho apprezzato la sua saggezza educativa, ho intuito che se lei è un buon papà è perché con lei ci deve essere una buona mamma…Ho molto apprezzato che non c’è traccia nei suoi scritti di quell’arroganza o pretesa di essere “superuomini totipotenti” che rende tragicamente ridicoli tanti terrestri… Non voglio farla troppo lunga: però se dovesse mai atterrare a Bergamo sarei felice di invitarla a pranzo o a cena nel mio convento e farla conoscere ai miei frati, sani e ammalati (sono provvisoriamente guardiano della nostra Infemeria di Bergamo per i frati della Lombardia). Credo possiamo condividere lo stupore di San Francesco quando guardava il cielo…”Laudato sii mi Signore per sora Luna e le stelle…”. Se mi permette le dono una preghiera per lei, perché si rimetta presto dalle fatiche della sua missione, e per la sua signora e le sue due bambine. Mi scusi la lunghezza dello scritto. Grazie per la sua persona! Pace e bene!