Le attività quotidiane sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sono pianificate nei minimi dettagli e quindi, in teoria, Luca sa cosa fare in qualsiasi momento della sua giornata lavorativa. Qui ci racconta com’é:

E’ bello essere impegnati: qui, in orbita, ogni attività é sempre molto interessante.  Anche delle mansioni che sulla terra prossino sembrare tra le più banali qui  assumono uno spessore particolare dovuto al fatto che la fisica normale non si applica nello spazio.  Di volta in volta tutto può diventare o più semplice o più complicato.

Le giornate sono molto intense con la sveglia  alle 6:00 di mattina  e di solito si va a letto verso le 23:00.  Come potete immaginarvi sono giornate molto piene e cerco di sfruttare ogni momento disponibile (a parte quando dormo). Non ci si può assolutamente annoiare; appostamene io non ho portato nulla che mi possa distrarre da questo impegno cosi importante: ovvero fare qui sulla stazione quello che non potrei mai fare sulla terra.  Leggere un libro o guardare un film sono attività che posso anche fare fra 5 mesi quando ritorno sulla terra.  Condividere questo privilegio con altri è quasi di obbligo ed è  per questo che quando riesco a trovare un po’di tempo libero cerco di fare foto e trasmettere a parole questa mia questa mia esperienza cosi unica

Questa settimana la nostra attenzione sarà mirata  principalmente sulla preparazione dell’attività extraveicolari o EVA , in programma per martedì prossimo,  quando uscirò assieme al mio collega,  l’astronauta americano Chris Cassidy.  Molte ore vengono utilizzate nei preparativi per le passeggiate spaziali: bisogna preparare le tute, gli attrezzi e fare una serie di controlli rigorosi.

Un altro momento importante di questa settimana sarà l’installazione la pompa idraulica del Columbus: un mezzo fondamentale per la sopravvivenza ed il lavoro di Columbus.  Questo sarà forse uno dei lavori più grossi e sicuramente il più impegnativo cu cui mio dovrò concentrare questa settimana.

La parte scientifica continua.  Gli esperimenti sono distribuiti nell’arco della spedizione e,  in questo momento, ne stiamo affrontando alcuni che poi finiranno e ne inizieremo degli altri.  Quelli con cui ho iniziato a lavorare sin dall’inizio della mia missione sono Pro-KSpinal Ultrasound (di cui ne ho parlato nel mio blog entry precedente).  Sono convinto che quest’ultimo avrà dei grandi risultati perché parte da un concetto di base che è l’utilizzo di una macchina molto semplice ed economica per fare delle diagnostiche che per adesso sono possibili solo con macchine costosissime.  Chris ha in affido degli esperimenti  che riguardano le caratteristiche anti fiamma di alcuni materiali ma non ho partecipato in questo ed è stato concluso.

BCAT é un esperimento Canadese su cui stiamo lavorando che ci permette di fare delle foto in “ time-lapse”  – ovvero scattare periodicamente un certo numero di foto per un certo periodo di tempo – per osservare il cambiamento di un mix di fluidi di diversa viscosità.  Questo esperimento studia il comportamento a lungo termine di colloidi – particelle fini sospese in un fluido in un ambiente di microgravità – in cui vengono rimossi gli effetti della sedimentazione e convezione.

Un altro esperimento su cui ho lavorato questi giorni è Robonaut: il nostro astronauta robot  e  settimo membro dell’equipaggio.   I suoi successori dovranno un giorno aiutare gli uomini a lavorare nello spazio in più sicurezza.   Io aiuto Robonaut attraverso l’installazione di esperimenti che lui deve compiere.  Una vera e propria partnership!

A parte il tempo che uno dedica agli esperimenti, questa settimana si svolgeranno altri compiti importanti come le attività di manutenzione e le attività di carico e scarico. Insomma, qui Il tempo vola ed è impossibile annoiarsi.