Last Sunday the Sun disappeared below the Antarctic horizon not to return for over three months. The crew at Concordia research station will live and work under artificial light in complete isolation.
Antonio Litterio describes the feelings of fear and amazement and suggests you listen to “Wild Side” by Italian musician Roberto Cacciapaglia as you read this entry. This unofficial video of the song was suggested by Roberto himself as a suitable version to play while reading:
Antarctica continues to change as it enters a new phase and the kingdoms that make up this immense territory will follow. The kingdom of light is about to end. The midday sun is now afraid to show herself on the horizon. She looks shyly at us for a few minutes each day, peering from a distance as if to make sure that we are well before she leaves.
The light offers security, but in a few hours this caring mother will leave us to face the biggest challenge for both the group and individuals during three months of the longest night on the face of the earth.
Anyone who says that Antarctica is devoid of colours has never lived here. It is true that during the Summer the predominant colour is the white of snow in the blinding light of day. But even when the Sun shines high above its kingdom, those who look further than the end of their nose will see many shades of colour reflected in the personalities of the people who are living this experience. The wonder they experience at arrival in the Antarctic dessert and the sadness of departure.
Then there are the colours reserved for those who face the Antarctic winter, the first sunset clouds on the horizon are tinged by incredible hot colours. Then comes the night, the darkness, promising a blackness to put fear in us, but also supplying a great spectacle, the stars, the Milky Way and something even more amazing, that my eyes had never seen before.
It is night, the few people around me on the base are in the office, the new kingdom is ruled by the King and Queen of silence. An incredible event is waiting for me out there. I finish writing some e-mails and decide to go to sleep, but before I do I look out of the window and in the midst of the clear black sky, dotted with a myriad of stars, I see a strange light. A strange cloud that seems to be coloured green, but no… that is not a cloud.
There is no time to lose, I run like the wind to prepare. Adrenaline is rushing through my body, my desire to see this show is overwhelming. I catapult through the entrance as I put on my outdoor clothes, my only light is a headlamp I have with me. I turn it off and I look up to the sky and there, suspended over my head, is an incredible display, a long and winding trail that extends from the horizon. A green, living, moving thing. My visor clouds up and I take it off. My eyes do not hurt as they get burned by the cold, but even if you do not feel pain in Antarctica, at -65°C, you know it does not mean that the eyes are not suffering.
I stay there watching that light high-in-the-sky for a bit longer. Once back inside and tucked in under the blankets, all sleep leaves the room and the insomnia of astonishment takes over. I cannot relax after the most incredible view my eyes have ever witnessed, my first Aurora.
Domenica scorsa il sole è scomparso dietro l’orizzonte antartico e non tornerà per oltre tre mesi. L’equipaggio alla base di ricerca di Concordia vivrà e lavorerà in completo isolamento con la luce artificiale.Antonio Litterio descrive le emozioni di paura e di meraviglia e suggerisce di ascoltare, mentre leggete questo testo, ‘Wild Side’ dell’italiano Roberto Cacciapaglia. Questo video non ufficiale della canzone è stato suggerito da Roberto stesso quale versione adatta da far girare mentre leggete.
L’Antartide continua a mutare e sta per entrare in una nuova fase, i regni su questo immenso territorio si susseguono.
Il regno della luce sta per finire; Il sole di mezzogiorno ormai ha paura ad uscire e farsi vedere all’orizzonte; timidamente si affaccia per pochi minuti sbircia da lontano come se volesse sincerarsi che stiamo bene prima di lasciarci.
La luce da sicurezza, ma tra poche ore questa madre premurosa ci lascerà per farci affrontare la più grande sfida per noi stessi e per il gruppo,tre mesi nella notte più lunga sulla faccia della terra. Chi ha detto che l’Antartide è solo bianco e candido non l’ha mai vissuto. E’ vero durante l’estate il colore predominante è il bianco, la neve, la luce accecante tutto il giorno… ma già nel regno del sole chi guarda oltre il proprio naso può notare le mille sfumature di colore delle personalità di chi vive questa esperienza, lo stupore dell’arrivo, la tristezza della partenza.
Poi ecco i colori riservati solo a chi affronta l’inverno con il primo tramonto le nuvole all’orizzonte si tingono di tonalità incredibili, calde, e poi ecco la notte, l’oscurità, di un colore nero da mettere paura, ma che ci regala il grandissimo spettacolo che è il cielo stellato, la via lattea, ed un altro ancora più incredibile, che i miei occhi non hanno mai visto e che voglio raccontarvi in prima persona:
E’ notte, poche persone sono in giro per la base, sono in ufficio, in questo nuovo regno governato dal sovrano silenzio e dalla regina notte, un evento incredibile mi attende lì fuori. Finito di scrivere alcune e-mail decido di andare a dormire, ma prima guardo fuori dalla finestra ed in mezzo al cielo nero di un tale limpido da essere costellato da una miriade di stelle vedo una strana luce in celo… una strana nuvola che sembra colorata di verde…no… non è una nuvola!!
Presto non c’è tempo da perdere, corro veloce come il vento in camera per prepararmi… l’adrenalina è a mille, la voglia di vedere questo spettacolo è incontenibile… mi catapulto all’ingresso dove indossata la tuta esco, l’unica luce è una lampada frontale, allontanatomi un po dalla base la spengo ed alzo gli occhi al cielo e lì sopra la mia testa un incredibile spettacolo, una scia lunga e sinuosa che arriva dall’orizzonte, di un colore verde, viva, che si muove… la visiera si appanna e quindi la tolgo.. gli occhi quando sono scoperti non fanno male bruciati dal freddo… ma anche se non si sente dolore non vuol dire che non soffrano i -65°C.
Resto lì a guardare quella luce alta nel cielo per molto, e poi una volta rientrato e messomi sotto le coperte il sonno lascia spazio all’insonnia dello stupore per quell’incredibile vista che mai gli occhi miei avevano catturato prima…la mia prima aurora…
Discussion: 8 comments
Solo tu cugi…riesci a regalarci certe ed indescrivibili emozioni…..io che le attendo con tanta ansia…non vengo mai delusa….gioia stupore…e batticuore….grazie grazie grazie
Ciao Antonio. E vai!!!!! nella lunga notte Antartica.
Hey you guys!
I wintered in Antarctica last year and I envy you for the experience of polar night. It was one of the most magical times there. Hope all of you have a great and safe winter!! Enjoy the starry skies and the absolute silence of darkness.
And of course enjoy your first sunrise in three months! It will be the best thing in the world! 🙂
Cheers from Germany,
Stefan
Hello Antonio,
Thank you for telling us about your experiences with the southern aurora. In 2000 Linda and I witnessed the northern aurora for the first time above the Arctic Circle at Sweden’s ice hotel in Jukksajarvi. It was quite amazing, a reminder of the sun’s huge and violent forces that exist but are not often seen.
N0n si possono descrivere le emozioni che si percepiscono nella mente, nel cuore e nell’anima e che fanno vibrare ogni cellula del nostro essere, mentre si ascolta la musica di Wild Side e si leggono le parole del testo di Antonio Litterio. Un connubio di sensibilità sui valori che elevano l’essere umano. Grazie
Semplicemente…….MERAVIGLIOSO…….musica e scritto…..grazie Antonio siamo virtualmente li con te……ciao baci baci
Ciao Antonio,
che emozione leggere il tuo post, l’ho fatto con il sottofondo proposto ed è stato ancora piu bello. Cercavo in rete un blog di voi invernanti, e alla fine ho trovato questo.
Un saluto ad Elio, Bruno, Luigi, Anne-Marie e agli altri che non ho conosciuto (ricordi la potabilità dell’acqua…).
Buona lunga notte antartica!
A presto
Maurizio De Cassan
Ciao Antonio! I knew you will be writing some wonderful experiences from Antatica…loved this one + music, thanks and looking forward to read some more post soon
Nella x