I started caving in 1998 without thinking that from that moment my life would change in a radical way. Since then I have enjoyed great explorations of underground Sardinian rivers, incredible discoveries abroad, participating in ESA’s CAVES side by side with astronauts and developed an overall passion for caves and nature. Caving has led me to live very intense experiences far from every-day life and meet a wide variety of people. Caves are not just a documentation exercise or an adventure but a way to meet new people and establish friendships.
Sometimes people on an expedition already know each other but most of the time they are strangers. You might have spoke over the phone or via e-mail but often you meet for the first time when you shake hands at the airport. It is funny and I am often curious to know who I will be sharing a tent with or with whom you will conduct a survey. Sometimes the collaboration goes better than with others. New companions are like uncharted territory, they are to be discovered. The affinity that grows with expedition members can decide the outcome of an expedition, the greater the spirit of adaptation, cooperation and understanding, the greater chance of achieving results and that is why when you share such an intense and exciting experience genuine friendships grow that neither time nor distance can divide.
Sharing the discovery of a new gallery, being brave when you try to find your way out of a cave, shaking from the cold, sharing the little food left over when you are hungry, chatting to each other during the long ascents back outside and eating with friends around the fire afterwards binds you strongly to your companions.
ESA’s CAVES manages to concentrate all that I have experienced in fifteen years of caving. When the astronauts arrive it is exciting to see the great expectations for the adventure that is about to begin. You must know how to go in the cave but you must also know how to live together for twenty days in close contact. You have to be willing to learn but also to give, you have to adapt to a frenetic pace, you have to work with people you are not familiar with and you have to communicate with people from other countries in different languages.
Any difficulties are felt more a team that has to live in symbiosis for 24 hours a day during the whole course, so we must have a strong understanding at first glance. We have to be prepared to give our best in the dark because it is important to film or photograph the course. It is not easy to coordinate the lighting and filming at the exact moment you need it without disturbing the astronauts’ activities. I think the secret of the ARXO team is friendship and trust. After the third edition of CAVES we have become a more and more close-knit group. Each year wonderful friendships are born and every year we wait anxiously for the arrival of the astronauts. The course is long and tiring but it is also an opportunity to have fun and joke together. After twenty days, certificate ceremony is fraught with emotion. The astronauts offer compliments but everyone knows the course is finished. Time to pack up and with many nostalgic memories to retell. The time has come to say goodbye to all our friends. A hug and hello to everyone! We will meet again in September for the next edition!
Carla Corongiu
Ho iniziato a fare speleologia nel 1998 un po’ per caso senza pensare che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata in modo radicale. Le grandi esplorazioni dei fiumi sotterranei della Sardegna, le incredibili scoperte all’estero, la partecipazione a ESA-CAVES fianco a fianco con gli astronauti e in generale la passione per le grotte e per la natura mi hanno portato a vivere delle esperienze molto intense lontano dalla vita di tutti i giorni e a incontrare e confrontarmi con una grande varietà di persone. La grotta per me non è solo
documentazione e avventura ma è un modo per conoscere nuova gente e per instaurare delle amicizie. Quando parti per una spedizione conosci già alcuni partecipanti ma la maggior parte di loro sono degli sconosciuti, ci hai parlato per telefono o via mail ma ci si vede in faccia e ci si stringe la mano per la prima volta solo in aeroporto. E’ un aspetto molto divertente e curioso perché non sai con chi dividerai la tenda, con chi farai un rilievo, con chi andrai più d’accordo, i nuovi compagni e compagne sono come i territori inesplorati, tutti da scoprire. L’affinità con i partecipanti può decidere l’esito della spedizione, maggiore sarà lo spirito di adattamento, di collaborazione e di comprensione maggiore saranno le possibilità di avere grandi risultati insieme ed è per questo che quando si condividono delle esperienze così intense ed emozionanti nascono sincere amicizie che né il tempo né la lontananza riescono a dividere.
Guardarsi negli occhi commossi quando si scopre una nuova galleria, farsi coraggio quando una piena non ti permette di uscire dalla grotta, abbracciarsi quando tremi dal freddo, dividere il poco cibo rimasto quando hai fame, chiacchierare nelle lunghe risalite verso l’esterno e mangiare con gli amici intorno al fuoco dopo un’esplorazione faticosa ti lega in maniera fortissima ai tuoi compagni.
ESA-CAVES sembra il concentrato di tutto quello che ho vissuto in quindici anni di attività in grotta. L’arrivo degli astronauti è emozionante come quando incontri all’aeroporto i nuovi compagni di spedizione, ci si presenta, ci si scruta negli occhi con grandi aspettative per l’avventura che sta per iniziare. Devi saper andare in grotta ma devi anche saper convivere per venti giorni a stretto contatto con gli altri, devi essere disponibile a imparare ma anche a dare, ti devi adattare ai ritmi frenetici, devi collaborare con persone con cui non sei abituato a lavorare e devi comunicare con chi parla una lingua diversa dalla tua e con chi viene da un altro paese.
Le difficoltà si sentono ancora di più quando si fa parte di una squadra che vive in simbiosi per 24 ore al giorno, per tutta la durata del corso, bisogna perciò avere una fortissima intesa e capirsi al primo sguardo. Per dare il massimo se manca una luce perchè c’è un momento importante da filmare o fotografare bisogna intuire il problema e aiutarsi l’uno con l’altro. Non è facile fare tutto questo nell’esatto momento in cui ne hai bisogno, senza disturbare l’attività degli astronauti. Per questo penso che il segreto del team Arxo stia nell’amicizia e complicità.
Dopo la terza edizione di ESA-CAVES siamo diventati un gruppo sempre più numeroso ma sempre più affiatato, sono nate delle splendide amicizie e ogni anno ci riabbracciamo e aspettiamo ansiosi l’arrivo degli astronauti. Il corso è lungo e faticoso ma è anche l’occasione per divertirci e scherzare insieme. Passati quei venti giorni il momento della consegna degli attestati è denso di emozione, gli astronauti si complimentano e hanno una bella frase per ognuno di noi, ma il corso è finito. Rifai le valigie e nostalgico pensi a quanti bei ricordi porterai a casa e quanto avrai da raccontare. Come in ogni spedizione che si rispetti è arrivata l’ora di salutare tutti gli amici.
Un abbraccio e ciao a tutti! Ci vediamo come sempre a Settembre alla prossima edizione!!!
Carla Corongiu
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