A luglio 2019, l’astronauta dell’ESA Luca Parmitano ha in agenda un volo sulla Stazione Spaziale Internazionale per la sua seconda missione, Beyond. Questa fa seguito alla sua prima missione, Volare, nel 2013, durante la quale ha trascorso 166 giorni nello spazio e condotto personalmente oltre 20 esperimenti a bordo della Stazione. Questa volta, Luca dividerà la Soyuz con il cosmonauta russo Alexander Skvortsov e con l’astronauta della NASA Andrew Morgan. Durante la seconda parte della missione, Luca ricoprirà il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale per la Spedizione 61.

NASA/Victor Zelentsov

L’astronauta dell’ESA Luca Parmitano è di nuovo al cosmodromo di Baikonur, Kazakistan, e si prepara ad andare sulla Stazione Spaziale Intenazionale (ISS), solo che questa volta spera di rimanere a terra.

Come equipaggio di seconda per il lancio della Soyuz MS-12 previsto giovedì 14 marzo 2019 (ora di Greenwich), Luca ed i suoi compagni di equipaggio, il cosmonauta russo Alexander Skvortsov e l’astronauta della NASA Andrew Morgan si sono preparati insieme all’equipaggio principale composto dal cosmonauta russo Alexey Ovchinin e dagli astronauti della NASA Christina Hammock-Koch e Nick Hague.

Nell’improbabile eventualità che un membro dell’equipaggio principale non sia in grado di volare, una giuria composta da rappresentanti di tutti i partner internazionali della ISS, la MCOP (Multilateral Crew Operations Panel), valuta i possibili scenari di supporto. Dove possibile, cercano di sostituire i singoli membri dell’equipaggio, ma con l’avvicinarsi del lancio, le posizioni del comandante della Soyuz e di chi siede alla sua sinistra devono essere sostituite entrambe, per assicurare delle operazioni regolari per la Soyuz.

Durante il soggiorno a Baikonur, l’equipaggio di riserva segue lo stesso programma dei membri dell’equipaggio primario. Sono coinvolti in tutte le tradizioni del pre-lancio e rispettano un periodo di quarantena, proprio come farebbero prima del loro volo nello spazio.

Quando la data di lancio diventa ancora più vicina, il ruolo dell’equipaggio di riserva è più orientato a supportare i membri dell’equipaggio primario con le proprie attività di pre-volo in quanto diventa sempre più improbabile che volino loro stessi.

NASA/Victor Zelentsov

Questa è la terza volta che Luca fa parte di un equipaggio di riserva e la quarta volta che ha partecipato ad una campagna di lancio a Baikonur. La prima volta fu nel 2012 quando diede supporto all’astronauta canadese Chris Hadfield ed all’equipaggio della Spedizione 34.

Luca ha volato con la sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2013 e tornerà al cosmodromo come membro di un equipaggio primario a luglio di quest’anno, al fianco di Alexander e Drew, per la sua prossima missione: Beyond.

Per gli astronauti ESA che non hanno mai volato prima, l’esperienza di essere membro di un equipaggio di riserva è vantaggiosa sia per loro stessi che per le loro famiglie. In questi casi, l’ESA invita il partner dell’astronauta a recarsi al sito di lancio ed a partecipare agli eventi pre-lancio. Ciò aiuta ad alleviare la tensione e da un’idea di cosa aspettarsi quando arriverà il momento della missione dell’astronauta.

Quanto a Luca, egli è ben consapevole di cosa lo attende nei prossimi giorni. Non appena l’equipaggio sarà lanciato, egli tornerà ad un intenso programma di allenamento in preparazione del proprio lancio e di una missione in cui diventerà il terzo comandante europeo della Stazione Spaziale Internazionale.