Ecco cosa dovreanno aspettarsi Paolo Nespoli e i suoi compagni di equipaggio Randy Bresnik (NASA) e Sergey Ryazanky (Roscosmos e comandante della Soyuz) durane il lancio (nell’infografica qui sotto le varie fasi spiegate in inglese).

Il lanciatore Soyuz ha una potenza di milioni di cavalli e riesce a raggiungere una velocità orbitale di 28 800 km/h. Dopo l’accensione i motori accelereranno verso lo spazio il trio all’interno della Soyuz, aumentando la velocità di circa 50 km/h ogni secondo per nove minuti.

Per raggiungere l’orbita terrestre la Soyuz dovrà attraversare tre stadi: in ognuno di questi una diversa parte del razzo utilizza il suo carburante e viene poi sganciata per tornare sulla Terra.

I quattro booster che sempre si vedono nelle foto e nei video di ogni lancio sono il primo stadio. Sono sufficienti solo due minuti per consumare tutto il loro carburante e dare alla Soyuz la prima “spinta”. A questo punto Paolo, Randy e Sergey staranno volando a una velocità di 8300 km/h a un’altezza di circa 39 km da terra.

Dopo circa 30 secondi il primo stadio viene fatto separare dal resto del razzo. Il secondo stadio nel frattempo ha continuato a bruciare e finisce il carburante a disposizione dopo circa cinque minuti dal lancio: ad un’altezza di 176 da terra (quindi ormai ufficialmente nello Spazio) e avendo fatto raggiungere alla Soyuz una velocità di circa 13 500 km/h anche il secondo stadio si separa.

In soli cinque minuti gli astronauti a bordo della Soyuz hanno percorso 500 km.
Quindi è il momento del terzo stadio:  il suo compito è spingere la navicella Soyuz abbastanza distante da poter resistere alla forza di gravità. Dopo 9 minuti di forte accelerazione gli astronauti hanno finalmente un po’ di tregua quando anche il terzo stadio smette di bruciare carburante e si stacca. L’equipaggio é ufficialmente in assenza di peso e inizia il suo viaggio per raggiungere la Stazione Spaziale!

Il razzo Soyuz FG e la sequenza di lancio. Copyright: ESA

Potete scoprire tutti i dettagli del lancio e della missione VITA attraverso le nostre infografiche

In questo video potete invece trovare una spiegazione più dettagliata della sequenza di lancio della Soyuz: